Attivi dal 2009, i There Will Be Blood nascono inizialmente come duo: Riccardo Giacomin e Davide Paccioretti sono due bassisti che condividono la passione per la musica blues del Mississippi e per le atmosfere polverose e aride del West America. Dopo aver abbandonato le quattro corde in favore delle chitarre, si presenta la necessità di introdurre una batteria nella band, che sia potente e asciutta, secca e violenta, capace di sostenere i riff delle due chitarre. Mattia Castiglioni diventa così il terzo elemento dei There Will Be Blood. Il gruppo lavora assieme allo sviluppo dei testi che diventano storie sempre più complesse, oscillando fra il noir ed il western, attingendo a piene mani dall’horror e dall’iconografia del cinema di genere.
Per dare un nome alla neonata formazione i tre prendono in prestito il titolo del film di Paul Thomas Anderson con Daniel Day-Lewis, in virtù delle atmosfere crude, ma evocative, della pellicola.
Si delinea già l’idea di un concept album che racconti il cammino di uno sfortunato protagonista alla ricerca della propria redenzione. There Will Be Blood diventa frase simbolo della maledizione del personaggio, ovunque vada le sciagure lo seguono e il sangue scorrerà.
A maggio 2010 esce l’EP “Prologue”, a cui fa seguito nel 2011 il concept album “Wherever You Go” che, con il nome della band “There Will Be Blood“, compone la maledizione del protagonista del concept. Wherever you go, there will be blood: ovunque andrai scorrerà del sangue.
Due anni dopo esce “Without”, sempre su etichetta Ghost Records, il secondo capitolo che, come il precedente, è carico di atmosfere blues e batterie potenti. Il 10 giugno 2016 è la volta di “HORNS”, il terzo album della band varesina che conclude la trilogia che narra di un viaggiatore solitario che cerca di redimere la propria anima ed ottenere vendetta, incrociando nel proprio cammino ogni tipo di mostri, prodigi, miracoli e catastrofi. A differenza dei precedenti album, “HORNS” è un disco più articolato, che ha permesso alla band di confrontarsi con stili ed influenze nuove. Registrato e mixato a La Sauna Recording Studio di Varese, il nuovo lavoro vede la collaborazione di diversi musicisti ai cori, armoniche, trombe, sax, pianoforti, tastiere e synth, che si vanno ad aggiungere a quello che è il marchio di fabbrica della formazione varesina, un blues dai riff potenti.
Partendo dal blues più classico al r’n’r, al funk/soul, al gospel ed allo stoner, fino al country & western, la band rimodella il proprio sound verso nuovi orizzonti, senza perdere le batterie potenti ed i ritornelli coinvolgenti che il pubblico ha da sempre apprezzato.