Descrizione
Un disco scuro, malato e ricco di sfumature questo d’esordio per il cantante varesino Enrico Mangione, in arte Mr. Henry.
Dotato di un timbro vocale profondo, che a tratti riporta alla mente Tom Waits o Steve Von Till, Mr Henry si muove perfettamente a proprio agio tra canzoni folk, alle quali non sono estraneee venature country e jazz e brani prettamente blues.
L’album, è concepito come una metafora della vita, rappresentata da un lento arrancare attraverso le quattro fasi di una giornata ; la quale è invariabilmente avvolta in una densa nebbia e non comprende ne la mattina, ne il pomeriggio, ma solo i momenti crepuscolari e notturni del ciclo.
L’ispirazione, per Mr.Henry, è da ricercarsi nello spirito di due dischi in particolare: “Grace” del compianto Jeff Buckley, e “The Ghost of Saturday Night” di Tom Waits, anche se la sua proposta musicale se ne discosta per dare vita ad uno stile personale e, fisicamente, molto viscerale
A dare credito alle voci che vedono nella città da cui Mr Henry stesso proviene, Varese, una fervente “scena musicale”, sono le numerose collaborazioni all’interno del disco. Su tutti i Midwest ( al completo in “Youth Song”) ; Loris Antoniazzi (Bartok – Hormiga) al piano in vari brani e membri degli Encode.