Descrizione
Shipwrecks è un album evocativo e intenso che racchiude tutte le influenze dei due fratelli, dai Radiohead ai Cocteau Twins ai Beach House con alcuni rimandi al folk, mentre nei testi rieccheggiano citazioni di testi Sufi e immagini oniriche ispirate dalle letture e dai film di Jodorowsky e da poeti surrealisti come Paul Eluard.
Registrato tra i mesi si novembre e dicembre 2012 — EDAC Studio (Como) e Ghost Studios (Varese) da Enrico Mangione, mix e master a cura di Valentino Cimenti — quest’album si può definire come un sequel del secondo ep “Wet Pain” (riprendendone i temi e alcuni suoni), ma anche come la chiusura di un capitolo.
“Shipwrecks sta per “naufragi”, una metafora usata qui per descrivere delle situazioni in cui è necessario mettere in discussione tutto per sopravvivere (come la fine di una storia d’amore)” dice la band. “Cosa tenere, cosa lasciar andare, in sostanza si tratta di prendere delle decisioni fondamentali. Quello che si “guadagna” poi alla fine di un naufragio è un nuovo punto di vista sulle cose, si torna nel mondo con una nuova pelle, si è più inclini a non trattenere le cose inutili e più grati verso quello che si ha e che la vita offre.”